Testi essenziali /

Infaticabile e appasionato lettore di libri per tutta la sua vita, lo studente-ministro-comandante Guevara è stato certamente, sotto il profilo editoriale, una delle vittime più illustri delle "mode" culturali. Esaltato in vita soratutto come uomo d'azione ed emblema esasperato di vol...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Guevara, Ernesto, 1928-1967
Other Authors: Massari, Roberto, 1946- (Editor)
Format: Book
Language:Italian
Published: Roma : Erre emme, c1997
Edition:1a. ed.
Series:Guevara ;
Subjects:

MARC

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245 1 0 |a Testi essenziali /  |c Ernesto Che Guevara ; a cura di Roberto Massari. 
250 |a 1a. ed. 
260 |a Roma :   |b Erre emme,  |c c1997 
300 |a 190 p. :  |b ilustraciones, fotografías ;  |c 17 cm +  |e 1 CD-ROM 
490 0 |a Guevara ;   |l 11 
500 |a Ernesto Che Guevara Testi essenziali (1956-66) tradizione e cura di Roberto Massari. 
500 |a Questo volume accompagna un CD Rom della Erre emme edizioni dedicato alla vita e l'opera di Che Guevara, prodotto in collaborazione con la Infoland di Pescara. Un rigrazamiento particolare va ad Antonio Gabriele, il cui impegno ed entusiasmo sono tai essenziali per la realizzazione dell'opera. 
520 1 |a Infaticabile e appasionato lettore di libri per tutta la sua vita, lo studente-ministro-comandante Guevara è stato certamente, sotto il profilo editoriale, una delle vittime più illustri delle "mode" culturali. Esaltato in vita soratutto come uomo d'azione ed emblema esasperato di volontarismo politico, del Che "teorico" si è cominciato a parlare realmente solo dopola morte. Ciò è avvenuto, però, in forma confusa, concitata e sempre tendenziosa, percorrendo il più delle volte un itinerario a ritroso, zizagante, lungo il quale balzavano all'attenzione volta a volta i soli scritti militari, oppure quelli economici, quelli diplomatici o celebrativi, di propaganda e d'ocasione, le corrispondenze, i diari, gli appunti, le registrazioni di conversazioni e via di seguito. Ancor prima che cominciassero a circolare effettivamente gli scritti fondamentali del Che, e nei primi mesi dopo la morte, le librerie dei continenti europeo e americano venivano inondate da decine e decine di pseudobiografie, riassunti frettolosi e arbitrarie esposizioni del suo pensiero. [...] lo stesso Guevara ce ne ha fornito una celebre sintesi - suggestiva, ma allo stesso tempo organica e razionale -ne Il socialismo e l'uomo a Cuba . E' il "testamento filosofico" del Che, il contributo più maturo scritto prima della sua tragica scomparsa. L' "uomo nuovo" che da quelle pagine indimenticabili balza alle soglie del siglo XXI non è solo astrazione, né un'esercitazione mentale, per quanto lucidamente intuitiva. E' un prodotto teorico-concreto, proiettato plausibilmente in un non lontano futuro. E' il precipitato teorico della meditazione esistenziale e culturale di un uomo. Un uomo del nostro secolo, vissuto nella storia, alla ricerca costante di se stesso tra gli altri uomini, amicio nemici che fossero. Un uomo che si costruì una visione del mondo talmente bella e futuribile, da finire col credervi veramente e farne così un'utopia. Che non riuscì a immaginare un "nuovo mondo" costruito grazie allo sviluppo della scienza e della tecnica, se non intriso di alori etici. Tra questi l'amore, la liberazione, la coerenza... Per quei valori, per la coerenza sopratutto, l'uomo Guevara scelse di vivere, di combattere e se necessario morire. Gli sopravvive - e anzi rinverdisce nel tempo - il fraterno messaggio d'utopia rivoluzionaria. (fuente: nota del editor)  |b Lector incansable y ávido de libros a lo largo de su vida, el estudiante-ministro-comandante Guevara fue ciertamente, desde el punto de vista editorial, una de las víctimas más ilustres de las "modas" culturales. Exaltado en vida sobre todo como hombre de acción y exasperado emblema del voluntarismo político, no se empezó a hablar realmente del Che "teórico" hasta después de su muerte. Sin embargo, esto sucedía de manera confusa, excitada y siempre tendenciosa, siguiendo la mayor parte de las veces un itinerario hacia atrás, zigzagueante, por el que sólo saltaban a la atención escritos militares, o económicos, diplomáticos o celebrativos, de propaganda y de ocasión, las correspondencias, los diarios, las notas, las grabaciones de conversaciones, etc. Incluso antes de que los escritos fundamentales del Che comenzaran a circular, y en los primeros meses después de su muerte, las librerías de los continentes europeo y americano se inundaron con decenas y decenas de pseudobiografías, resúmenes apresurados y exposiciones arbitrarias de su pensamiento. [...] el mismo Guevara nos ha brindado una célebre síntesis -sugerente, pero a la vez orgánica y racional- en Socialismo y hombre en Cuba. Es el "testamento filosófico" del Che, el aporte más maduro escrito antes de su trágica muerte. El "hombre nuevo" que salta de aquellas páginas inolvidables al umbral del siglo XXI no es sólo una abstracción, ni un ejercicio mental, por lúcidamente intuitivo que sea. Se trata de un producto teórico-concreto, plausiblemente proyectado en un futuro no muy lejano. Es el precipitado teórico de la meditación existencial y cultural del hombre. Un hombre de nuestro siglo, que vivió en la historia, en constante búsqueda de sí mismo entre los demás hombres, fueran amigos o enemigos. Un hombre que construyó una visión del mundo tan hermosa y futurista que terminó creyendo verdaderamente en ella y convirtiéndola así en una utopía. Quién no podría imaginarse un “mundo nuevo” construido gracias al desarrollo de la ciencia y la tecnología, si no imbuido de valores éticos. Entre estos están el amor, la liberación, la coherencia... Por esos valores, especialmente por la coherencia, el hombre Guevara eligió vivir, luchar y, si es necesario, morir. El mensaje fraterno de la utopía revolucionaria sobrevive y, de hecho, revive con el tiempo. 
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